29 Settembre 2022
Viticoltura, Coldiretti presenta le propose per far crescere il settore

Dopo aver portato le istanze dei propri associati all’ultimo Tavolo verde sul vitivinicolo dello scorso luglio, Coldiretti Liguria fa delle richieste specifiche al Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura di Regione Liguria, Alessandro Piana, in vista dei Tavoli tecnici e della Conferenza Stato-Regione che avranno luogo prossimamente, dai quali emergeranno i Decreti attuativi di settore.

Le richieste di Coldiretti Liguria

Tra le varie proposte, la prima che Coldiretti ha posto all’attenzione dell’Assessore Piana riguarda la necessità di “proporre l’istituzione di una quota minima di superficie da adibire ai nuovi impianti per ogni singola regione pari ad almeno 40 ettari, a prescindere dalla relativa superfice vitata regionale dell’anno precedente” spiegano Sara Baccelli e Paolo Campocci, Presidente e Direttore di Coldiretti La Spezia. Qui di seguito il loro punto di vista, sulla base di quanto affermato a livello regionale dal Presidente di Regione Liguria, Gianluca Boeri, e dal Delegato Confederale, Bruno Rivarossa.

Il commento di Coldiretti La Spezia

Nel pieno rispetto dei dettati normativi comunitari contenuti nel regolamento (UE) n. 1308/2013, che prevede esclusivamente il vincolo del rilascio di autorizzazioni all’impianto di nuovi vigneti nel limite massimo annuo dell’1% della superficie vitata nazionale, “in questo modo – continuano Baccelli e Campocci – potremmo introdurre un sistema di perequazione nazionale con cui consentire alle regioni più piccole, come la nostra Liguria, di avere a disposizione maggiori ettari da poter assegnare per i nuovi impianti”.

In tale maniera, dunque, lo sviluppo del settore, assolutamente trainante per la nostra economia, diverrebbe realtà.

In conclusione

Come secondo punto in elenco, inoltre, riteniamo necessario “proporre e ottenere la possibilità di assegnazione alle regioni incapienti (vale a dire a quelle risultino avere richieste superiori all’assegnabile) delle quote di eventuali rinunciatari delle altre regioni, così che possano non andare perdute” concludono.