18 Agosto 2022
Il maltempo non risparmia la provincia spezzina: il forte vento causa importanti danni alle aziende agricole

L’arrivo del maltempo, con l’allerta della Protezione Civile in gran parte delle Regioni del Centro-Nord del Paese per rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento, non si è fatto attendere neppure in Liguria.

In questo periodo dell’anno i temporali con grandine sono il fenomeno atmosferico maggiormente temuto a livello nazionale, a causa dei danni irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi, alla vendemmia e alla produzione olivicola. Ne è purtroppo un triste esempio il forte vento che dalle prime ore di oggi, giovedì 18 agosto, ha sferzato senza sosta il territorio spezzino, le Cinque Terre, la piana di Sarzana e i Comuni limitrofi. Qui, infatti, il maltempo ha causato ingenti problemi alle aziende agricole della zona, che si trovano ora a fare i conti con danni economici alle strutture di migliaia di euro.

Danni alle strutture nello spezzino

“Si tratta di un fenomeno che, benché previsto, ha avuto una portata davvero ingente – spiegano Sara Baccelli e Paolo Campocci, Presidente e Direttore di Coldiretti La Spezia – la cui violenza e i cui esiti contribuiscono a indebolire ulteriormente un’agricoltura già stremata". Tutto questo, infatti, si aggiunge alla siccità che ormai da mesi imperversa nella nostra regione e in tutta Italia e alla situazione economica contingente.

Per quanto riguarda la provincia spezzina, il vento che fin dalle prime ore di questa mattina ha sferzato l’intera zona, dalla costa all’entroterra, ha finito per causare "deterioramenti importanti alle strutture di moltissime aziende agricole, con conseguenti danni economici da migliaia di euro". Danni che, a loro volta, vanno a gravare ulteriormente sulle spalle di agricoltori e imprenditori già stremati dalla situazione climatica ed economica contingente”.

Per queste ragioni, Coldiretti è pronta a chiedere a Regione Liguria lo stato di calamità naturale, così da poter aiutare attraverso un’azione concreta e contribuiti economici puntuali le nostre aziende agricole ormai allo stremo.