La statuina dell’operatore sanitario, consegnata oggi al Vescovo della Spezia da Coldiretti e Confartigianato
Il personaggio dell’anno del presepe è l’operatore sanitario che simboleggia l’impegno di tutto il mondo della sanità e della cura nella lotta al Covid-19. Per questo Coldiretti e Confartigianato, insieme con Fondazione Symbola e sotto l’egida del Manifesto di Assisi, hanno affidato all’abilità di un artigiano esperto nell’arte presepiale la raffigurazione in statuina dell’immagine di chi oggi costituisce un punto di riferimento per la salute di tutti e un perno per le nostre speranze.
E oggi la nuova statuina ha raggiunto la diocesi della Spezia ripercorrendo una tradizione molto sentita sul territorio, quella del presepe che, oltre ad essere la rappresentazione della nascita di Gesù, è uno strumento di straordinaria attualità per raccontare, attraverso i suoi personaggi, la multiforme dimensione del Creato, che parte proprio dalla terra, e la realtà di tutti i giorni che, quest’anno più che mai, vede protagonisti medici, infermieri ed operatori sanitari in prima linea nella lotta al Covid.
“La modernità del Presepe viene proprio dal suo legame con la vita di tutti i giorni che per gli agricoltori e gli allevatori vuole dire conservazione dei territori, della biodiversità e della fattoria dove è necessario garantire condizioni economiche e sociali adeguate per portare avanti questo importantissimo mestiere.Come gli agricoltori non hanno mai smesso di lavorare durante i mesi più difficili di questa pandemia per garantire l’approvvigionamento alimentare delle famiglie, così i medici e gli infermieri non si sono mai tirati indietro per tutelare la salute dei cittadini, nonostante i rischi e le difficoltà. Per questo, in segno di riconoscenza, abbiamo voluto rendere omaggio a chi continua a prendersi cura ogni giorno di tutti noi.” spiega il Direttore di Coldiretti La Spezia Francesco Goffredo che oggi, con il Direttore di Confartigianato Imprese Giuseppe Menchelli, ha consegnato la nuova statuina del presepe al Mons. Luigi Ernesto Palletti.